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Come è nato il trattato del Quirinale?

Ma come è nato il trattato del Quirinale? Da chi è stato scritto?

 

Dopo l’incontro a Roma tra Macron e Paolo Gentiloni, nel gennaio del 2018, nel quale si annunciò l’avvio dei lavori per l’elaborazione del trattato del Quirinale, fu nominato anche un comitato di saggi misto incaricato della stesura del testo. La commissione italo-francese era composta da membri di grande competenza e cultura, ovvero: per la parte italiana da Franco Bassanini, Marco Piantini e Paola Severino, e per la parte francese da Pascal Cagni, Sylvie Goulard e Gilles Pécout.

Questo comitato avviò le sue attività immediatamente, ma il suo lavoro durò solo pochi mesi in quanto le relazioni tra Francia e Italia continuavano a essere sempre più tese fino a spazzare via l’idea del trattato.

 

Dall’autunno del 2019 si è assistito a una ripresa delle relazioni bilaterali tra i due paesi che è stata ufficializzata dal vertice bilaterale di Napoli nel febbraio 2020. È in questa momento che vengono rilanciati anche i lavori per la stesura del trattato del Quirinale. Diversamente dal 2018, però, i negoziati sono affidati alle diplomazie dei due paesi. Le diplomazie furono incaricate di concordare un testo snello, un accordo quadro.


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La scrittura dell’accordo non fu semplice a causa delle visioni diverse delle diplomazie: la Francia, avendo l’esperienza del rapporto franco-tedesco, insisteva sull’adozione di meccanismi istituzionali (consigli dei ministri comuni, commissioni ministeriali ad hoc, sessioni comuni dei parlamenti, scambio strutturale di alti dirigenti della pubblica amministrazione) mentre l’Italia preferiva un rapporto basato su progetti e su iniziative settoriali.

Dopo un lavoro di circa tre anni, però, le diplomazie sono arrivate a un punto di incontro e hanno realizzato il testo del trattato del Quirinale come possiamo leggerlo oggi.

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© 2022 by Silvia Urciuolo

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