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Il trattato del Quirinale
Il contenuto del trattato del Quirinale
Il trattato del Quirinale è composto dal preambolo, 11 articoli e le disposizioni finali. Inoltre, è accompagnato da un programma di lavoro che cita progetti concreti da attuare come la creazione di un'unità operativa di forze dell'ordine dei due paesi, un servizio civile misto per i giovani francesi e italiani, un comitato di collaborazione transfrontaliera.
Il preambolo
Il preambolo è l’introduzione al trattato che ricorda i principi fondamentali e i valori sui quali si fondano le relazioni tra Francia e Italia: la storia; l’adesione all’organizzazione delle Nazioni Uniti; la costruzione e la partecipazione all’Unione Europea; i valori di giustizia, tolleranza, solidarietà e parità di genere; la difesa dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della democrazia.
Gli 11 articoli
Articolo 1: affari esteri
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Il primo articolo del trattato istituisce meccanismi stabili di consultazioni rafforzate a livello sia politico che di alti funzionari. Particolare attenzione viene data all'area del Mediterraneo e dell'Africa, all'ambiente, allo sviluppo sostenibile, al multilateralismo. Sempre dentro all’Unione Europea.

Articolo 2: sicurezza e difesa
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Il secondo articolo del trattato stabilisce delle partnership per le iniziative industriali: con l'obiettivo di sostenere la difesa europea e la NATO i due paesi si impegnano a rafforzare la cooperazione tra le rispettive industrie di difesa e di sicurezza con particolare attenzione allo sviluppo tecnologico e alle partnership tra gruppi aeronavali e del settore missilistico.
Articolo 3: affari europei
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L'articolo tre promuove la cittadinanza europea e i lavori della conferenza sul futuro dell’Europa con l'obiettivo di concordare posizioni comuni. Si parla infatti di un’azione comune per il completamento dell'unione economica e monetaria e per il rafforzamento dell'euro, di meccanismi di convergenza fiscale anche nelle economie digitali.
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Articolo 4: politiche migratorie, giustizia e affari interni
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Il quarto articolo parla di accoglienza condivisa tra i paesi dell'Unione Europea. Si parla, infatti, di sostegno a una politica migratoria e d'asilo europea, di politiche di integrazione basate sui principi di responsabilità e di solidarietà condivise tra gli Stati membri, di sostegno ai paesi d'origine dei flussi migratori. L’articolo quattro stabilisce anche dei vertici tra i ministeri contro il terrorismo e la criminalità organizzata.
Articolo 5: cooperazione economica, industriale e digitale
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L’articolo cinque prevede un forum annuale con i ministri di economia, finanze e sviluppo economico per un dialogo sulle politiche macroeconomiche. Si vogliono, così, gestire insieme i settori tecnologici strategici. Si parla di progetti congiunti per startup e piccole e medie imprese, di sostegno al mercato unico con standard sociali e ambientali più alti, di cooperazione su nuove tecnologie, di cyber sicurezza, cloud, intelligenza artificiale, condivisione dei dati, connettività, 5G e 6G, di pagamenti digitali e di quantistica.

Articolo 6: sviluppo sociale, sostenibile e inclusivo
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L’articolo sei sottolinea la collaborazione in materia di sviluppo sostenibile sia sotto il profilo sociale che ambientale. Si parla di impegno per sostenere le politiche per una piena parità tra uomini e donne e lottare contro tutte le discriminazioni, di azioni comuni sul mercato del lavoro, di sforzi comuni per la tutela dell'ambiente aiutando le iniziative di giovani e privati.
Articolo 7: spazio
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L’articolo sette ha come obiettivo quello di rafforzare la strategia spaziale europea e di consolidare la competitività e l'integrazione dell'industria spaziale. Si parla quindi di una cooperazione bilaterale a livello industriale, scientifico e tecnologico nell'Unione Europea e nell'Agenzia spaziale europea per la sicurezza e la difesa ma anche per l'esplorazione, l'osservazione della terra e le telecomunicazioni.


Articolo 8: istruzione e formazione, ricerca e innovazione
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L’articolo otto rafforza gli scambi e la mobilità di studenti e docenti. Si parla di un sostegno alla mobilità degli studenti, dei docenti e dei ricercatori, dalla scuola fino all'università e ai centri di innovazione con il riconoscimento dei titoli. Si avrà inoltre una cooperazione tra i sistemi di istruzione e incontri tra i ministri per realizzare lo spazio europeo dell'istruzione.
Articolo 9: cultura, giovani e società civile
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L’articolo nove istituisce il rafforzamento degli scambi tra le industrie culturali e la cooperazione rafforzata in favore della protezione e della valorizzazione del patrimonio culturale dei due paesi. Nasce, inoltre, il servizio civile italo-francese, un programma di volontariato intitolato “servizio civile italo-francese”. Si istituisce anche una cooperazione tra istituzioni e artisti: cinema, spettacoli dal vivo, design, architettura, moda. E viene creato un Consiglio italo-francese della gioventù.

Articolo 10: cooperazione transfrontaliera
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L’articolo dieci sancisce la creazione di un comitato di cooperazione transfrontaliera che include governi e amministrazioni locali. Si parla di una cooperazione per la sicurezza e il potenziamento della rete dei trasporti ferroviaria, stradale e marittima con progetti per lo sviluppo umano economico e ambientale dell'area transfrontaliera
Articolo 11: organizzazione
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L’articolo undici stabilisce l’organizzazione di un vertice intergovernativo annuale per verificare l’attuazione del trattato. Inoltre, un membro di governo di uno dei due paesi prende parte, almeno una volta per trimestre e in alternanza, al Consiglio dei ministri dell'altro paese.

L’articolo dodici, cioè le disposizioni finali, spiega la validità, la risoluzione delle controversie e le eventuali modifiche al testo. Per quanto riguarda la validità, il trattato ha durata indeterminata, fatta salva la facoltà di ciascuna parte di denunciarlo. Per quanto riguarda le divergenze o le controversie sul trattato, esse sono risolte in via amichevole con consultazioni e negoziati diretti. Per quanto riguarda le eventuali modifiche, il trattato può essere emendato o integrato con il consenso di entrambi i paesi.
le disposizioni finali: l'articolo 12
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