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Gli obiettivi del trattato del Quirinale

La firma dell'accordo è un primo passo nella gestione condivisa delle grandi sfide globali

Mario Draghi

L’obiettivo principale del trattato del Quirinale è quello di una cooperazione rafforzata per individuare priorità comuni e per aumentare la potenza d'azione dell'Unione Europea.

 

Il Trattato del Quirinale intende riprodurre il meccanismo alla base del Trattato francotedesco dell’Eliseo. Il Trattato dell’Eliseo è stato creato nel 1963, dopo la Seconda Guerra Mondiale per volontà di Charles de Gaulle e Konrad Adenauer al fine di ricucire il rapporto tra Francia e Germania devastato dalla guerra.

Questa dimensione di riconciliazione la possiamo ritrovare in parte anche alla base della firma del trattato del Quirinale dal momento che, dagli anni 2000 in poi, si sono moltiplicate le incomprensioni fra Roma e Parigi, sia nell’ambito politico che economico. È nata così la consapevolezza dell’opportunità di uno strumento bilaterale di mediazione utile ad accrescere la conoscenza reciproca e a migliorare la cooperazione, anche in chiave europea. Il trattato è stato firmato, infatti, anche per un’Europa forte, democratica, unita e sovrana.

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Un altro obiettivo del trattato del Quirinale è proprio quello di una maggiore integrazione europea: i due governi si impegnano a lavorare strettamente per promuovere l’integrazione economica e finanziaria della zona euro e del mercato unico, il consolidamento della voce diplomatica dell’Unione Europea, il rafforzamento della difesa comune e la creazione di un sentimento di appartenenza europea comune.

© 2022 by Silvia Urciuolo

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